• Leccio

    Leccio

     

    l leccio (Quercus ilex ), detto anche elce, è un albero appartenente alla famiglia Fagaceae, diffuso nei paesi del bacino del Mediterraneo. In Italia è spontaneo nelle zone a clima più mite, dove è anche molto frequente nei giardini e nei viali cittadini. Mito e simbologia: Sembra infatti che il leccio fosse albero oracolare per i fulgorales a causa della sua predisposizione ad essere colpito dai fulmini, con il tempo però assume una accezione non positiva come albero accomunato a oracoli negativi. Seneca lo considerava un albero triste, tutto scuro com'è. Anche nel cristianesimo esistono dei simbolismi per questa pianta. Nelle isole ioniche una leggenda (raccolta dal poeta Aristotelis Valaoritis nel XIX Secolo) vuole che il leccio fu l'unico albero che acconsentì a prestare il proprio legno per la costruzione della croce; per questo i boscaioli delle isole di Acarnania e di Santa Maura temevano di contaminare l'ascia toccando "l'albero maledetto". Tuttavia nei Detti del beato Egidio – il terzo compagno di San Francesco – il buon nome del leccio viene difeso quando si riferisce che il Cristo lo predilige perché fu l'unico albero a capire che il suo sacrificio era necessario, così come quello del Salvatore stesso, per contribuire alla Redenzione. E proprio sotto il leccio il Signore appariva spesso a Egidio.

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  • Cotinus

     

    Si tratta di grandi arbusti o piccoli alberi, originari delle zone temperato-calde dell'emisfero boreale. Le foglie sono caduche, alternate, ovate, lunghe 3–13 cm. I fiori sono raggruppati in larghe e aperte panicles terminali lunghe 15–30 cm, con l'aspetto di un soffice piumino grigio-marrone assomigliante ad una nuvola di fumo sopra la pianta, da cui il nome. Il frutto è una piccola drupa con un unico seme. In passato è stato spesso attribuito al genere Rhus, da cui si distingue per le foglie semplici (non pennate) e per i fiori con l'aspetto 'fumoso'.

    Dalle foglie di questa pianta si produce il colore per tingere lana, seta, legno e pelle in giallo e arancio. 

     

     

     


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  • Roverella

     

    La roverella (Quercus pubescens ) è la specie di quercia più diffusa in Italia, tanto che in molte località è chiamata semplicemente quercia. Appartiene alla famiglia delle Fagaceae ed è un albero a crescita lenta.Resistente all'aridità, è capace di adattarsi anche a climi relativamente freddi. È facilmente riconoscibile d'inverno in quanto mantiene le foglie secche attaccate ai rami, a differenza delle altre specie di querce. Il principale carattere diagnostico per identificare la specie è quello di osservare le foglie o le gemme: sono ricoperte da una fine peluria (pubescenza) che si può facilmente apprezzare al tatto. Le doti di rusticità e plasticità di questa pianta, grazie soprattutto all'enorme vitalità della ceppaia, hanno permesso alla roverella, attraverso i secoli, di resistere agli interventi distruttivi dell'uomo.

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